mercoledì 20 luglio 2011

Erbacce ( IX )

Altre piante molto comuni, tra quelle che riempiono prati e rive, sono le ombrellifere: come queste nell'illustrazione. Ombrellifere, cioè portatrici d’ombrello (o d’ombra) è davvero un nome ben dato; la piantina è bella anche se non dice niente di particolare, però andando un po’ più in là con la ricerca si scoprono particolari e parentele inaspettate. Le ombrellifere fanno infatti parte della famiglia delle Apiacee: e se scorrete l’elenco delle Apiacee si trovano tante vecchie e care conoscenze, non “erbacce infestanti” ma specie coltivate e accudite con cura.
Wikipedia dice infatti che “ La famiglia comprende circa 3000 specie suddivise in 420 generi. Alcuni generi: Anethum, Anthriscus, Angelica, Apium, Arracacia, Bunium, Bupleurum, Carum, Centella, Conium, Coriandrum, Cuminum, Daucus, Eryngium, Ferula, Foeniculum, Levisticum, Myrrhis, Pastinaca, Petroselinum, Pimpinella, Smyrnium...”.
I più bravi avranno già riconosciuto il nome di qualche fratello o cugino delle ombrellifere che si trovano nei prati, per altri (come me) serve invece un aiuto. Per esempio: il finocchio (foeniculum), il prezzemolo (petroselinum), il sedano (apium graveolens), la carota (daucus carota), alcune radici commestibili, eccetera eccetera.
da http://www.wikipedia.it/ :
Le Apiaceae (o Umbrelliferae, nomen conservandum) sono una famiglia di piante dicotiledoni che comprende circa 3000 specie suddivise in 420 generi presenti in tutte le zone temperate del mondo.
È una famiglia relativamente omogenea, caratterizzata da una infiorescenza tipica, l'ombrella.
Le Apiaceae sono delle piante erbacee generalmente annuali, talvolta biennali o perenni. La famiglia conta anche degli alberi ed arbusti. Il gambo è spesso cavo, e porta all'esterno dei solchi nel senso della lunghezza. Le foglie sono alterne, senza stipole, e spesso composte da foglioline finemente traforate, ma alcune specie (es. Bupleurum rotundifolium L.) hanno, come eccezione, foglie intere. Spesso i piccioli sono allargati alla loro base, inguainando il gambo.
L'infiorescenza tipica delle Apiaceae, giustamente chiamate ombrellifere, è l'ombrella che può essere semplice o composta di ombrelluli. Le ombrelle sono spesso munite alla base di un involucro formato di brattee. I fiori, piccoli, pentameri, a simmetria raggiata, sono spesso bianchi o giallastri, talvolta rossastri come il fiore centrale dell'ombrella di carota. Sono costituiti quindi da 5 petali e 5 sepali ridotti, l'androceo è formato da 5 stami, l' ovario è infero formato da due carpelli. L'ovario porta due stili che si allargano alla base in un disco nettarifero. Talvolta, i fiori periferici dell'ombrella sono irregolari, coi petali esterni nettamente più grandi, e contribuiscono a fare dell'ombrella un "simil-fiore". I frutti, secchi, sono dei diacheni che si scindono in due a maturità, ogni parte contenente un seme. Sono molto diversificati nelle loro forme esterne: si può avere presenza di uncini o di spine, di protuberanze o di peli, talvolta di ali e sono importanti da osservare per la determinazione delle specie.
La famiglia comprende circa 3000 specie suddivise in 420 generi. Alcuni generi: Anethum, Anthriscus, Angelica, Apium, Arracacia, Bunium, Bupleurum, Carum, Centella, Conium, Coriandrum, Cuminum, Daucus, Eryngium, Ferula, Foeniculum, Levisticum, Myrrhis, Pastinaca, Petroselinum, Pimpinella, Smyrnium

Le illustrazioni vengono da “Che fiore è questo” di D.Aichele e M.Golte-Bechle, editore Franco Muzzio.

Nessun commento: