martedì 19 gennaio 2010

Mallory

Non è una cosa grave, ma non sopporto più i malloristi. Che non sono i seguaci di un ipotetico Mallory, ma quelli che parlano con te e ti rispondono "Ah, ma allora tu...".
Lo so, non è grave e c'è di peggio: ma è ben difficile ragionare con un (o una) mallorista. (Forse la grafia esatta dovrebbe essere "maallorista", ma sarebbe un po' troppo complicato).
Come si comporta un (o una) mallorista? Si sta conversando tranquillamente, tu esponi il tuo punto di vista, e la risposta che arriva, quasi sempre un po' brutale e aggressiva, e spesso anche ironica, è una di queste: "Ah, ma allora tu pensi..." oppure "Ah, ma allora tu credi..." . E invece noi non pensavamo niente, non credevamo niente: stavamo solo chiacchierando del più o del meno, per passare il tempo, magari riportando una notizia appena letta sul giornale, ma senza una nostra personale interpretazione. Di tutte, la più terribile: "Ah, ma allora tu pensi di essere migliore degli altri!": alla quale affermazione (disponibile in più varianti, per esempio: “ah, ma allora tu pensi di essere perfetto, hai la verità sempre pronta, chi ti credi di essere?”, eccetera ) non c'è modo di rispondere - non in modo educato quantomeno.
Lo so, c'è ben di peggio, a questo mondo. Ma, ormai, i malloristi li riconosco da lontano e cerco di evitarli; e, siccome sono una razza in continua crescita (insieme a quelli che, sempre di ispirazione televisiva, ti intimano: "lasciami finire, non interrompermi!" se provi a mettere una virgola nei loro discorsi di tre quarti d’ora filati), mi sono fatto una rapida fama di orso e di uomo dal pessimo carattere.
Per quello che ne ho capito degli orsi (ne ho incontrati pochissimi, nella mia vita), direi che hanno tutte le loro bravi ragioni, per avere quel carattere lì. Chissà quanti malloristi che hanno incontrato, mentre si grattavano felici la schiena contro un albero.

4 commenti:

Amfortas ha detto...

Giuliano, ti faccio un commento cumulativo perché tra qui e l'altro tuo blog dovrei scrivere per un mese!
Intanto condivido la tua opinione sugli orsi o sul comportarsi da orsi: sospetto da sempre di chi è sempre allegro e compagnone, che avranno da essere sempre allegri e disponibili?
Poi volevo dirti che i tuoi post sul blog che si occupa di cinema sono davvero bellissimi, e credo di averli già commentati a suo tempo.
Leggendo del concertato mi è venuto in mente che spesso questi pezzi sono davvero strani.
Una pletora di personaggi (4-5, anche sei, appunto, come nel caso della Lucia) stanno lì a minacciare sfracelli e in sostanza non succede nulla!
Sapendo com'era il pubblico di metà 800 (non perché fossi presente, come qualche arguto tuo lettore potrebbe insinuare) non voglio neanche pensare a quello che doveva succedere nel buio dei palchi. Magari sul palcoscenico non c'era azione, ma probabilmente nella penombra dei palchi si sono concepiti molti potenziali melomani, sai com'è...dicono che l'ambiente incida sul nascituro.
Ma allora (ecco il mallorista che c'è in me che fa capolino) il silenzio che si richiede oggi in teatro? Beh, qualche volta sarebbe bene che facessero silenzio chi è sul palcoscenico, più che altro!
Ciao Giuliano!

Giuliano ha detto...

Paolo, nessun problema! Il blog sul cinema va di corsa perché - come ben sai - in realtà ha tre anni di vita, e poi lo sto facendo per me, per mettere ordine nei miei appunti che altrimenti sarebbero inservibili. Per esempio, il Conrad collegato a Fitzcarraldo non me lo ricordavo proprio più, e sarebbe stato un peccato non metterlo.

Su tutto il resto, sto ridacchiando - è il bello dell'avere un blog, poter ridere con un mulo che sta a Trieste!
Lo trovi quel cartoon con il Gatto Silvestro sul muro con gli altri gatti che canta "Chi mi frena in tal momento" ? (in casa c'è Taddeo che vuol dormire, se non ricordo male)
(Tra un po' arrivo con i Fratelli Marx!)

Ermione ha detto...

Mi sento un po' anche io come Amfortas.
Ma sul tuo (bellissimo) blog di cinema non ho smanie di commentare; un po' perché anche io, a suo tempo, ricordo di averlo fatto sull'altro blog, un po' perché mi lascio tutto il tempo che mi serve per (ri)leggere i tuoi articoli. Faccio piano piano.Ma Conrad e Fitzcarraldo mi incuriosiscono assai!
Mi ha fatto proprio divertire la storia dei malloristi; ho motato anche io questi nuovi e insopportabili modi nelle più innocenti chiacchere, il "Non ti ho interrotto e quindi non farlo neanche tu" è davvero insopportabile.

Giuliano ha detto...

Ermione, per i commenti va benissimo così, mi fa piacere trovarne ma si lasciano quando ne sentiamo il bisogno. E poi io so bene che sto esagerando, con il blog sul cinema! Per adesso sto costruendo il mio castello personale, tiro su le mura e le torri e poi si vedrà: è solo per questo che vado veloce, perché mi va di vederlo finito, o almeno che abbia preso forma.
Di Conrad temo proprio di aver letto tutto! Adesso potrei ricominciare da capo.

Questo è un post del 2004:era sul blog che adesso non c'è più, si chiamava Ulivo Selvatico.